Music was my first love – part 1
By Paoletta
Cercava di distrarsi occupandosi dei panni asciutti da riporre al loro posto… Quando ci sono tante cose piccole, la biancheria intima, i panni per struccarsi, le magliette di Tezenis, ci vuole tempo, a meno che non si voglia gettare tutto nei cassetti, frettolosamente e convincendosi che nella notte un a fatina buona verrà a finire il lavoro per te.
Da qualche giorno aveva in testa la musica. Rebecca ascoltava molta musica commerciale, non è un mistero, ma mai senza che quella musica facesse vibrare qualche corda e mai senza che, nel caso della musica straniera, le venisse voglia di fare attenzione al testo, perfino la progressive, anni addietro, aveva avuto un suo scopo, anzi più di uno: divertirsi a ballare con le amiche o farla addormentare, o per lo meno facilitare la cosa grazie ad un lieve stordimento che le procurava.
Non aveva mai incontrato nessuno che, alla domanda “qual è la tua canzone preferita, o almeno dimmi quali sono le tue tre canzoni preferite” avesse risposto subito e con le idee chiare, un po’ più facile la stessa domanda riferita ai film, forse, ma con la musica… canzone preferita del momento, di cantante italiano o straniero, di gruppo musicale o singolo, preferita per ballare o per rilassarsi, per concentrarsi nello studio – no, lei non è stata tra quelle che preparavano gli esami con la radio accesa- , colonna sonora preferita e/o di film preferito (così i due sondaggi si incrociano)… No: canzoni preferite e basta, deciditi! E non pensare a cosa farebbe piacere sentirti dire alla gente, quanti ricordi passano per la testa quando ti metti a pensare alla tue canzoni… Era ora di montare le mensole, la musica prodotta dal trapano… quella no, non era in lizza per conquistare il podio delle preferite, ma le stava venendo in mente quel 45 giri di Paul McCartney… Sister Suzie, brother John, Martin Luther, Phil And Don, Brother Michael, Auntie Gin, Open the door and let ‘em in…
Non sapeva spiegare perchè non le piacesse Mina, una bestemmia per qualcuno, e che sarà mai?! Questione di gusti… ma Mina davvero piace proprio a tutti e quindi lei era una mosca bianca?
Canzone preferita per piangere… Battisti o Queen “The show must go on”?
Senza te, io senza te…solo continuerò
e dormirò, mi sveglierò
camminerò, lavorerò
qualche cosa farò qualche cosa farò
sì qualche cosa di sicuro io farò,
piangerò, io piangerò
Ma forse a lei venivano i brividi soprattutto per Uomini persi di Claudio Baglioni, si, quella la commuoveva davvero, del resto quell’album di Baglioni… wow, un capolavoro…
anche questi occhi
fame di nascere per morir di fame
si son passati un dito di saliva sui ginocchi
e tutti dietro a un pallone in uno sciame
leggeri come stracci e dove fanno a botte
dove è un papà che caccia via la notte
di tutti gli uomini persi
nel mondo
di tutti i cuori dispersi
nel mondo
Nello stesso album E adesso la pubblicità, L’amico e domani, La vita è adesso… Impossibile non adorarlo e non essere grati per quelle poesie in musica!
Era vero per Rebecca e per chissà quanti altri come lei…
Music was my fist love and it twill be my last,
music from the future and music from the past
To live without my music would be impossible to do
‘Cause in this world of troubles my music pulls me through
To be continued…
XOXO
Paoletta