La notte di Santa Lucia
By Ilaria
La notte di Santa Lucia
Questa é la notte di Santa Lucia
senti nell’aria la sua magia.
Lei vola veloce col suo asinello
atterra davanti ad ogni cancello.
Ad ogni finestra un mazzolin di fieno
e l’asinello ha già fatto il pieno.
Santa Lucia con il suo carretto
lascia a tutti un gioco e un dolcetto.
porta ai bambini tanti regali
tutti belli, tutti speciali.
eh già, perchè nella notte tra il 12 e il 13 dicembre succede la magia più grande che i bimbi stanno attendendo da un anno.
Letterine e letterine sono state scritte e spedite alla Santa, prima di questa notte, in tempo perchè lei potesse caricare tutti i giocattoli nel suo carretto che l’asinello trascinerà tutta la notte per farle consegnare i doni a tutti i bimbi buoni.
Quanta magia in quell’attesa, quanta agitazione per il suo arrivo.
‘Bisogna preparare l’acqua per l’asinello perchè se ha sete si ricorderà che a casa mia c’è l’acqua per dissetarsi, bisogna lasciargli anche un po di farina gialla, perchè se ha fame, qui può anche ristorarsi e l’anno prossimo si ricorderà meglio la strada per arrivare prima a portarmi i doni.
Bisogna andare a letto presto in questa fredda notte di dicembre, perché io non devo vedere la Santa Lucia, sapete lei non ha gli occhi poverina e non si vuole fare vedere dai bimbi, arriva solo quando sto dormendo, invece la mia mamma mi ha detto di averla vista, intanto che posava i miei regali.
Faccio fatica ad addormentarmi e ogni tanto chiamo la mamma e le chiedo se è arrivata, ho voglia di giocare con i doni che da tanto aspetto e che le ho elencato per benino nella mia letterina…spero l’abbia ricevuta in tempo, ma lei è una Santa e so che se anche non l’ha ricevuta, sa leggere nel mio pensiero.
Sono stata brava cara Santa Lucia, io non mi merito il carbone come mio cugino che invece glielo porta tutti gli anni, poi tutti mi dicono che il suo carbone si mangia, che è un dolce e che Santa Lucia ha voluto fargli uno scherzo, si vede che l’ha preso in simpatia mio cugino, che tanto bravo poi invece non è mai stato, con tutte le volte che mi ha tirato i capelli! ve lo dicevo io che lei legge nel pensiero!’
Ilaria, vieni, sù alzati, Santa Lucia è arrivata!
‘OHHH è arrivata!!!
guarda mamma, c’è un sentierino di cioccolatini, già qui dai piedi del mio lettino, mi è venuta a salutare e io non mi sono accorta…guarda arrivano fino in salotto! OOOHHH ma quanti dolci! Guarda papà ci sono tantissimi pacchetti! Allora ha ricevuto la mia letterina!’
Con il cuore a mille, i bambini quella mattina avrebbero scartato e scartato regali, mangiucchiando lecca lecca e caramelle zuccherate a forma di animaletti.
‘Mamma, l’asinello ha bevuto l’acqua?’ andavo a vedere sul balcone e la trovavo ghiacciata dalla notte appena passata.
Quella mattina tutti i bambini avrebbero portato almeno un gioco a scuola, da far vedere agli amichetti, anche se non capivo perchè non potevo stare a casa a giocare con i miei giocattoli nuovi! Perchè i grandi non capiscono che è una festa importante!?
‘Mamma, per favore, fammi restare a casa’
Ma niente, sarei andata a scuola e avrei giocato anche con i regali delle mie amiche e poi ci avrei giocato ancora per un’anno intero, cercando di conservarli e di non romperli, perché solo alla prossima Santa Lucia avrei avuto dei giocattoli nuovi, mica come mio cucino che spaccava sempre i suoi giochi perchè tanto gliene compravano subito di nuovi; (poi alla fine mi andava bene, perché ci giocavo anche io).
Oggi, che sono grande e so bene che Santa Lucia non esiste davvero, mi piace rivivere le stesse emozioni guardando i miei nipoti, chiedendogli cosa hanno scritto nella letterina a Santa Lucia e poi quando li vedo entrare nella stanza piena di regali, i loro occhi e il loro sbalordimento mi riportano indietro quando anche io provavo le stesse emozioni.
In fondo dove c’è scritto che da grandi non bisogna sognare?
Crederci ancora un po, alle magie, fa bene al cuore…
Che ne dite? lasciamo che ci sia sempre un po di Santa Lucia dentro di noi?
Un abbraccio e un sorriso.
Ilaria
12 dicembre 2013 alle 17:15
Si,è bello sognare e gioire delle cose semplici,quelle che riempiono la vita di tutti i giorni! Ines
12 dicembre 2013 alle 17:41
Hai ragione Ines!