Nessuna come te

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By Jade

Premetto che la moda non é tra le mie passioni ma leggo i giornali,guardo le vetrine,chiedo anche consiglio alle amiche che se ne intendono. Certo mi rendo conto che quando voglio sentirmi elegante o comunque nella scelta di capi importanti il mio pensiero torna all’unica persona che mi ha da sempre vestita, aiutata, consigliata, ispirata. Mia madre. Lei che aveva quel buon gusto che non ha stagione e non é mai volgare.Lei che a 16 anni giá portava abiti favolosi,acconciature eleganti e décolleté fantastiche.
Si parla dei meravigliosi anni ’50 e ’60.

Gli anni del bon ton e della femminilitá con classe e semplicitá.
Ora si direbbe Retró. Ora é fuori moda.
Quando voglio tornare da lei solo con il pensiero a parlare di vestiti riprendo le sue foto: la vedo nel suo abito panna a vita stretta con scollo a barchetta e gonna ampia a ruota al ginocchio portato con delle magnifiche decolleté nello stesso colore leggermente a punta,tacco forse 8 non di piú; capelli neri corvini raccolti e collana girocollo di perle. Magnifica! O quella foto in un giardino d’inverno con cappotto di lana con maniche a tre quarti, guantini e borsa di pelle a bauletto abbinato a delle semplici decolleté nere.Altra foto in cui l’adoro; era in dolce attesa di me negli anni ’70 quando portava giacchino di pelliccia ( vera lo ammetto ) abito svasato al ginocchio e stivali alti, tutto abbinato ai fantastici occhialoni, al cappellino e borsa a bauletto!!! In altre foto la vedo con un foularino da collo o tra i capelli annodato un pó a caso come se lo portasse cosí spesso al posto dei soliti elastici, un filo di trucco e gli immancabili occhialoni da sole alla Mina…
Lei li portava solo Dior.
Nel giorno del suo matrimonio aveva un abito in pizzo macramé foderato di seta al ginocchio non attillato ma scivolato sul suo corpo formoso che lasciava intravedere le lunghe ed eleganti gambe,un soprabito lungo abbinato a maniche a tre quarti,cappellino, guantini e un sorriso incantevole. Quello era il suo accessorio migliore: il sorriso.
Era mia madre ovvio che mi piace ma lei era veramente una di quelle donne che appena entrava in una stanza riusciva ad illuminarla,a riempirla e a catalizzare tutte le attenzioni su di lei.Per quel suo sguardo magnetico credo,il tono della voce caldo ma squillante e l’acconciatura perfetta; ma abbigliamento ed accessori su di lei passavano in secondo piano,non li si notava certo al primo impatto;guardavi lei,i suoi occhi e come si muoveva e come ti osservava. Si chiama fascino?Charme?Allure?Assolutamente si.
Quel non so che,quella propensione a piacere,quell’attirare sempre consensi e tanta tanta invidia anche purtroppo….
Per tutto il tempo che ho avuto la fortuna di stare con lei non ricordo di averla mai vista eccessiva o volgare. Forse colorata quando girava per casa!
Sempre curata ma semplice. Mi ha permesso di indossare qualsiasi cosa desiderassi, soprattutto nella critica fase adolescenziale ma mai mi ha permesso la volgarità e gli eccessi.
Nulla che fosse appariscente. Lo amavo il suo stile anche quando a 16 anni mi aggiravo per Temple Bar a Dublino in viaggio studio con jeans bucati e camicia a quadroni aperta su t-shirt sotto. Mi aveva infilato in valigia una giacca blu con bottoni gioiello e una camicetta bianca facendomi promettere di indossarla la domenica in segno di educazione nei confronti della famiglia che mi ospitava: non presi mai tanti complimenti….
É sorprendente ripensarci ma io la ascoltavo sempre, lí finivo, anche se le amiche vestivano alla moda, portavano perizomi che un pó si notavano o addirittura dimenticavano i reggiseni, per essere femminili, attirare quel tal ragazzo e farsi ammirare alle feste…Io andavo da lei con tanti dubbi e insicurezze e le dicevo: Mamma ma ieri Caia é uscita così!?!?’
E lei molto pacata e sicura mi rispondeva: ‘ il tuo uomo guarderà te e non te lo toccherà mai nessuna!’.
Era una di quelle frasi che a me suonavano come non c’entrassero nulla con la situazione ma mi calmavano e intuivo lontanamente qualcosa, sapevo che aveva ragione lei, lo sapevo e basta.
Oggi a 36 anni, un pó titubante a volte perché accusata di avere uno stile ‘vecchio e troppo semplice’ ancora torno da lei con il pensiero, con i soliti dubbi e non solo nell’abbigliamento,ripenso alle sue parole, al suo stile e a i suoi consigli e continuo a ricredermi sempre che ascoltando lei non sbaglio mai.

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