Ciao Marius

Postato il Aggiornato il

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By Lamanu

Mi viene facile scrivere di cose simpatiche, ironiche, irriverenti. Ma di fronte a dei grandi dolori spesso non mi vengono le parole. Solo pensieri struggenti che difficilmente riesco a rielaborare; solo dolore e senso di ineluttabile impotenza. Ma poi ho trovato questo post che con orgoglio ho voglia di divulgare, pubblicato su OPINIONS POST da Fabio Vianello, un amico nonchè un uomo che stimo molto e che é riuscito perfettamente ad esprimere il mio dolore verso un fatto che solo “tragedia” mi sento di definire:

“Che cosa si proverà, esattamente?

Cosa dovrà essere mai poter decidere dell’esistenza in vita o meno di una creatura vivente, liberamente e pubblicamente?
Che cosa mai si proverà a spingere un grilletto per sparare contro un essere vivente, verso una NON HUMAN PERSON, in mondovisione?
Senso di onnipotenza? O vertigini? Disorientamento?
E cosa si proverà poi a sezionare il cadavere caldo di un cucciolo sognato da milioni di bambini, davanti agli stessi bambini?
Passerà poi un minimo di pensiero verso la vittima a chi ha agito così?
O forse sono sufficienti le giustificazioni, il soprannumero, l’inutilità economica e meccanica della creatura.
Io mi chiedo che senso ha questo gesto.
Perché, a logica, a stretta logica, non ci siamo nemmeno lontanamente.
Per Marius, il cucciolo di giraffa ammazzato nello zoo di Copenaghen per sovrannumero, già c’erano richieste da altri zoo. Quindi il senso dell’uccisione non è stato logistico. O almeno non solo.
Ammazzare un cucciolo, un bellissimo esemplare di giraffa, per un mero calcolo di metri quadri non è di certo sufficiente a spiegare il gesto. Uno dei cuccioli per antonomasia, uno di quelli che i bimbi già da pochi mesi individuano senza incertezze, uno degli esseri di sicuro nella top ten di tutti noi, con delfini leoni e tigri, la giraffa è proprio uno di quelli top…e per uno zoo farne fuori uno non mi sembra una genialata del marketing.
Essere bombardati da mail e raccolte firme per dimissioni e chiusura dello zoo non mi pare un gran risultato.
O no?….quindi che altro fattore può esserci?
A me sembra come un atto di separazione. Un prima e un dopo.
Una pietra miliare dell’evoluzione della nostra società, di questo cambiamento di epoca.
Come dice Papa Francesco, questa non è un epoca di cambiamento, ma un cambiamento di epoca.
Un passo importante che deve farti decidere da che parte stai, te?
Si, te che leggi.
Da che parte?
Stai tra quelli che continueranno ad ammazzare, a sfruttare, a distruggere…o tra quelli che chiedono con forza un cambiamento, che lottano per una società diversa, green, inclusiva, antispecista, nuova?
Per me questo evento è stato questo. Un segnale a decidere. A schierarsi. A far capire ai nostri figli che devono scegliere da che parte stare. Un voler alzare l’asticella dello “scontro”.
Ammazzare un cucciolo di giraffa in diretta mondiale, senza nessun reale motivo, è un atto di barbarie attuato da una specie animale di cui io non voglio far parte e che non riconosco.
Voi, da che parte state?”

Fonte:
http://it.opinionspost.com/ciao-marius/

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