Maledetta Barbie!

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By Lamanu

Diciamolo pure: sono da sempre innamorata di Barbie… E favorevole a Mattel Santo subito!
La mia valigia con le Barbie é ancora nella cantina della mamma.. Un cimelio della mia infanzia e della mia fantasia.. Sì perché ero in grado di passare pomeriggi interi a giocare con le Barbie.. Chissà cosa mi inventavo… Un pomeriggio é lungo e far vivere delle bambole per ore e ore non é cosa da poco, I think!
E tutto questo mi ha stimolato una riflessione: é proprio la Barbie che ha aumentato i problemi esistenziali delle nostre generazioni!

Sì sì… I nostri sogni, i nostri viaggi mentali non derivano dalle pubblicità della famiglia felice del Mulino Bianco (a parte il fatto che anche nel Mulino Bianco adesso c’é un single che parla con le galline).
Innanzitutto parliamo di Ken… Quel gran figo di Ken! Cresciamo con l’idea che esista un gran figo sempre sorridente, coi denti bianchissimi, il capello alla Robert Redford, un fisico pazzesco e al quale facciamo inferpretare la parte del Principe Azzurro. Quello vero! E poi cresciamo e scopriamo che non esiste l’uomo perfetto e soprattutto che il Principe Azzurro é meglio relegarlo alla Disney.
Poi abbiamo Skipper la sorella più piccola di Barbie, anche lei super carina e sorridente.. E le fai interpretare la parte della sorella felice e zero gelosa del fatto che per ovvi motivi di età, quella stronzetta della Barbie può uscire alla sera con Ken sfrecciando su una super decappottabile fuxia, mentre Skipper é costretta a stare a casa a badare al cane. Io non ho sorelle (grazie a Dio) ma le sorelle minori per esperienza narrata sono delle gran rompi balle, ti fregano i vestiti e spifferano di tutto e di più a mamma e papà.
E a proposito della macchina: quando giochi con le Barbie non puoi sapere che nella vita vera se sfrecci su una decappottabile senza occhiali e senza un foulard in testa, arrivi a destinazione con la congiuntivite e con un nido di aquile al posto dei capelli.
Poi arriva il momento in cui ti regalano la casa della Barbie: una villona pazzesca a tre piani. Peccato che nella vita vera imparerai che non é sufficiente una nottata insonne della mamma fatta di imprecazioni, disperazioni e tentativi malsani di scaraventare tutto giù dalla finestra per costruire una casa così (senza contare che nel mondo di Barbie ogni giorno le fai cambiare lavoro e così facendo, nella vita vera, probabilmente non ti potresti permettere nemmeno un monolocale in affitto). Nella vita vera la mamma é la banca che ti ha concesso il mutuo.
E il camper? Nel camper della Barbie ti fai vacanze mentali pazzesche!! Tutti in bikini, tutti sorridenti come sempre, tutti felici.. Il camper vero é stretto, scomodo, fa caldo e fare la doccia deve essere una pratica alquanto difficoltosa. E in una vacanza in un camper vero sono certa non manchino discussioni e nervosisismi dovuti a troppa gente in uno spazio troppo piccolo. Dopo una vacanza in un camper vero torni a casa più stressato che dopo aver lavorato per 365 giorni senza nemmeno esserti preso un’ora di permesso.
E parliamo degli abiti? Ti rovinano la vita e il patrimonio da adulta gli abiti della Barbie. Innanzitutto costavano poche migliaia di lire e le stavano sempre perfettamente. Stilisti veri facevano gli abiti della Barbie sempre per poche migliaia di lire. Poi cresci e ti resta il gusto chic degli abiti della Barbie: peccato che nella vita vera per avere il guardaroba che avevi costruito per lei sei costretta a vendere la villona.
E il suo fisico? Mica lo puoi sapere che da grande non avrai più le tette per aria come le sue, i capelli phonati perennemente come i suoi, il vitino così sottile e le gambe così affusolate. Ma d’altra parte lei é come se facesse ginnastica 24 ore su 24: l’hanno fatta sulle punte, così le puoi mettere le scarpette con il tacco. E quando le metti a lei continua a sorridere. A te, nella vita vera, viene da piangere!
Una nota positiva c’é però e non é da sottovalutare: quando presa da un raptus punkettone o da un momento di odio verso una tua compagna di classe che non ti ha suggerito, decidi di tagliare i capelli ad una Barbie non puoi più tornare indietro. Il suo destino é segnato: rovinata e mezza calva, piena di buchi in testa. Nella vita vera se ti rovini la chioma fluente, ti puoi guardare allo specchio triste ma ottimista: i capelli veri ricrescono!!!!

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