Music was my first love-happy (or not)
HAPPY…
Because I’m happy
Clap along if you feel like a room without a roof
Because I’m happy
Clap along if you feel like happiness is the truth
Because I’m happy
Clap along if you know what happiness is to you
Because I’m happy
Clap along if you feel like that’s what you wanna do
(P.Williams-Happy)
Alcuni serotoninergici (e senza effetti collaterali) utilizzati da Rebecca a seconda della disponibilità:
– osservare un tramonto rosa;
– credere che la burrobirra esista veramente e provare a farla;
– l’odore di un bosco e abbracciare gli alberi;
– i panda, i koala, i cani della prateria, i suricati, i pinguini, i pappagalli coloratissimi (generalmente indisponibili, ci si accontenta di Super Quark);
– una bella dormita dopo un periodo di insonnia;
– risate spontanee con le amiche;
– il chinotto fresco ma non ghiacciato;
– il profumo della rosa;
– un gesto galante da uno sconosciuto (ma questo non puoi procurartelo a piacimento, accade di rado quando meno te lo aspetti e conferisce un buon retrogusto alla tua giornata);
– ballare da sola in modo assolutamente scomposto davanti ad MTV #etipassalapaura
…OR NOT
I can hear the cry of the leaf on a tree as it falls to the ground
I can hear the call of an Echoing voice and there’s no one around
We’re two of a kind
Silence and I
We need a chance to talk things over
Two of a kind
Silence and I
We’ll find a way to work it out
(The Alan Parsons Project-Silence and I)
Rebecca e la sua inquietudine cercano il silenzio per sentire se quel vuoto ha un nome, se può essere ridotto, farlo buchino che si possa subito riempire con un quadretto di cioccolato al caramello salato e non come fa adesso con biscottimarmellatecaramelleliquiriziaripienagelatinadifruttabudinipannameringhe…
Quando è accaduto che quella buca si è allargata a dismisura? Una volta, nella buca, dopo la pioggia, ci saltava dentro e sapeva che poteva cadere un mondo parallelo di fantastia come succedeva alla piccola Yu nel cartone Creamy.
Ed era accettabile, era giusto così.
Adesso forse no, adesso che qualcuno le faceva notare “sinceramente non ti capisco più”, non sapeva se ciò fosse un bene o un male, forse però si poteva lasciare quella considerazione nel grandissimo campo del neutro, non c’era bisogno di giustificarsi, spiegare, capire a tutti i costi. Certe cose del mondo dell’irrazionale, del nostro lato oscuro, non devono essere demonizzate o rimosse, tanto meno negate. Esse hanno diritto di esistere e di avere spazio, a volte anche più dei lati luminosi, se necessario per insegnarci qualcosa di nuovo. Forse avere imparato a sguazzare da sola nel magma dei suoi lati oscuri la rendeva misteriosa agli occhi di chi le aveva messo addosso nel tempo solo etichette e non sincero affetto, amicizia, amore. Con quelle persone ci vorrebbe proprio la bacchetta magica di Creamy per colorare tutto quel grigio che si sono messe nel cuore diventando figure insipide, distanti, prevedibili.
“Sai, c’è chi non sa che nel cielo dal gran manto blu
Ci sono stelle che già brillano
Da mille anni ancora splendono in alto lassù.
Io forse un giorno salir saprò su di una stella
E poi sognando le cose belle, starò lassù!
Maghi Merlini, lì troverò
Con tocchi magici.. faranno ciò che io vorrò!
Che bei sogni, che bei sogni
Realizzerò da lassù…
Ma che bei sogni, che bei sogni
Realizzerò da lassù!”