Dimmi cosa c’é nel tuo comodino!
By Jade
Stare costretta a letto a riposo mi porta inevitabilmente a riflettere con calma su ció che mi circonda.
Se poi fatico a camminare il comodino al mio fianco diventa il piano d’appoggio fondamentale per tutto ciò che serve per una serena permanenza a letto.
Lo stavo appunto osservando.
Intanto é bianco e già questo spiega la mia propensione per il pulito, sul bianco,sporco e polvere si vedono bene e di conseguenza si puliscono!
Un quarto di ripiano é occupato da una lampada da tavolo di design, la Take trasparente di Kartell, trasparente e rassicurante per me.
Posso vederne l’anima, i congegni interni e ovviamente tutta la luce che la lampadina emana.
Un altro quarto é occupato dalla radiosveglia che lampeggia l’ora gigante con porta iPhone incorporato;non é opera mia, é un regalo di mio marito e ne abbiamo uno a testa per comodino (ma perché?).
Io non mi sarei mai sognata di spendere un centesimo su un apparecchio dotato di ben 13 tasti e un’antiestetica presa della corrente. Però ci ho fatto l’abitudine, in fondo sapere che ho una sveglia dotata di radio che non ascolto mai mi rassicura molto nel caso dovesse servirmi,la base per caricare l’ iPhone, invece,é forse il motivo per cui sopporto il tutto perché mi permette di avere una presa usb sempre disponibile per caricare la sigaretta elettronica.
La sigaretta elettronica é fondamentale tanto quanto il telefono.
Si sposta con me e deve essere sempre carica in caso di desiderio improvviso di una bassissima dose di nicotina.
Se siete stati fumatori per anni sapete di cosa sto parlando!
Infine lo spazio restante del comodino viene occupato dai libri in fase di lettura e dai fazzoletti di carta ( se non li hai per qualche motivo ti servono, é provato!).
Ad oggi i libri in fase di lettura sono tre.
Il primo é Bridget Jones ‘Un amore di ragazzo’e posiziona sul comodino da ottobre ma ormai sono oltre la metà e presto lascerà la pila.
Segue il best seller ‘Cosa aspettarsi quando si aspetta’ di cui ho letto l’introduzione dal titolo ‘Prima del concepimento’ e lí mi sono fermata perché appunto sono in fase ‘prima del concepimento’.
Interessante però.
La New Entry viene direttamente dallo shop del Tate Modern di Londra e si intitola: ‘Paris street style, a guide to effortless chic’.
Mi sembra giusto comprare un libro sullo stile parigino a Londra scritto in inglese. Ma l’intenzione era chiara, leggere di un argomento che mi interessa e tenere allenata la lingua inglese.
Deve essere scritto appositamente per gli inglesi, che lo stile non ce l’hanno propriamente nel sangue, perché le prime 20 pagine si sviluppano intorno ad un concetto, come posso dire, Banale?Elementare? Scontato?
I francesi evidentemente ben lo sanno con chi hanno a che fare e si premurano di spiegare bene la differenza tra stile personale, chic e moda urlando a caratteri cubitali:
SHOULD WE KEEP UP WITH FASHION?
Or should it keep up with us?
Beh dai ma ovvio no? Bisogna starci tre capitoli per far capire che il giusto sta nel mezzo? Ma é comunque interessante studiare queste forme di comunicazione tra francesi e inglesi. Lo schema richiama molto il libro di cucina dello chef Carlo Cracco ( sta nel comodino di mio marito, sono a metà anche di quello) in cui lui spiega ai principianti come fare un buon sugo di pomodoro partendo dalla definizione di pomodoro. Meglio non dare nulla per scontato insomma.
Che sia cucina e che sia stile.
Bene, ora direi che sono pronta per procedere alle mie appassionanti letture multiple.
La lombalgia sta migliorando, i bassotti sono qui schierati al mio fianco e conto di aggiornarvi sulla prossima tranche di libri per l’estate!
Senza lombalgia s’intende!
28 marzo 2014 alle 21:18
Ovvero, come fare di una lombalgia una occasione in più per spremere le meningi… Devo prendere esempio, io quando mi blocco mi inca**o e basta 😀
28 marzo 2014 alle 21:27
Non sono certo letture impegnate eeeehhhh!!!!!