C’è un po’ di Sole in ognuno di noi… (parte 4)
By Ilaria
22 Marzo 2014
Questo è un Marzo un po anomalo, le temperature sono abbastanza miti e delle brinate mattutine neanche l’ombra. Meglio così, la mattina posso partire per andare al lavoro senza troppo anticipo e più tranquilla di altri inverni passati con strade ghiacciate e scivolose.
Ma oggi è sabato, la sveglia non ha suonato e io e Alessandro ci siamo permessi il lusso di restare sotto il piumone fino alle 9.00, con Milo ai piedi del letto a farci compagnia. Ogni tanto fa un versetto, forse sta sognando, cerchiamo di muoverci il meno possibile per non disturbarlo, penso che è proprio un principe.
Oggi pomeriggio mi viene a trovare Sole con Leone, ci facciamo un caffè, devo alzarmi per andare a fare un po di spesa, do un bacio a mio marito e decido di alzarmi, la giornata deve partire.
Ore 14.30: il campanello suona, apro la porta e lungo il vialetto di casa mi viene incontro di corsa Leone scodinzolando e saltellado per salutarmi. Dietro, Sole chiude il cancellino, puntuale come un orologio svizzero, mi raggiunge con indosso un cappottino lungo fino al ginocchio in gabardine di lana color Sangria, che si abbina perfettamente con i geans attillati e gli stivaletti color cuoio, mi viene incontro e i suoi occhi color giada mi sorridono.
‘Ciao tesoro!’ mi saluta,
Oggi è proprio in forma!
‘Ciao Sole, stai da Dio!’
Lei fa una mossettina con i fianchi per prendersi gioco di me e si dirige in cucina mentre Leone sta già rincorrendo Milo in salotto, su e giù dal divano, sorrido e chiudo la porta.
E’ passato un po di tempo da quando ci siamo viste l’ultima volta con altre amiche, entrambe siamo molto impegnate tra lavoro e sport il tempo libero è veramente poco, dobbiamo ritagliarci un caffè ogni tanto per stare tranquille e poterci raccontare gli ultimi pettegolezzi.
Apparecchio la penisola, accendo il fuoco sotto la moka e Sole mi fa i complimenti per le tovagliette abbinate alle tazze e alla zuccheriera color tortora, si siede sullo sgabello, appoggia i gomiti sul piano e il mento fra le mani; come una bambina osserva divertita il mio smanettare fra i cassetti e i pensili della cucina.
‘Ultima moda mia cara, se non hai le tovagliette color tortora oggi-giorno non sei nessuno!’ le dico strizzandole l’occhio…
Parliamo a lungo, del lavoro soprattutto, di Leone e di Milo, che all’apertura del pacchetto dei biscottini si fiondano ai nostri piedi con occhi imploranti, come se non vedessero cibo da anni. E poi parliamo ancora e ancora ma Sole non mi accenna nulla del suo progetto lavorativo;
‘Come procedono i preparativi per il tuo nuovo lavoro, Sole?’
Lei abbassa gli occhi;
‘diciamo che sono un po in stand bye…ti devo dire una cosa’
la sua voce è un po sommessa adesso, ma è tranquilla Sole, la frangia piastrata impeccabilmente le incornicia il viso, diretto e sereno, mi osserva, piega leggermente la testa di lato e guardandomi negli occhi:
‘Sono in 12 settimane Ilaria, aspetto un bambino’
e in quel momento arrivano Leone e Milo, scodinzolando si siedono ai nostri piedi e ci guardano con occhietti lucidi e attenti.
To be continued…