Tattoo aftercare

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In questi anni ho accumulato un discreto numero di tatuaggi, quindi penso sia giunto il momento per me di raccontare qualcosa di questo magnifico mondo in cui, nonostante alcuni limiti insiti nel sistema (forse ne parlerò in un dei miei prossimi post), mi trovo decisamente a mio agio.
my tattoo
Invece di cominciare dal principio e parlarvi di quando ho iniziato a tatuarmi, di quali soggetti ho scelto, ai loro significati ecc., resto fedele al motto di Alice:
Se io avessi un mondo come piace a me, là tutto sarebbe assurdo: niente sarebbe com’è, perché tutto sarebbe come non è, e viceversa! Ciò che è, non sarebbe e ciò che non è, sarebbe!
e quindi comincio dalla fine: curare un tatuaggio.

Per quella che è la mia esperienza, la cura di un tatuaggio appena fatto è uno sbattimento incredibile!!!
Ho avuto la fortuna di condividere con le mie amiche Cinzia e Martis un paio di sedute e di conseguenza anche tutto il processo di cura…. così almeno potevamo lamentarci un po’ l’una con l’altra e ironizzare sulle noiose pratiche di medicazione e lenzuola unte dalle pomate su cui qui non starò a soffermarmi troppo!

Innanzitutto vorrei fare una distinzione (e sono curiosa di sapere se altre donne o uomini dipinti hanno notato questa cosa): tatuaggi neri vs tatuaggi colorati. I primi sono quasi una passeggiata, a partire dal grado di sofferenza durante la realizzazione, per poi passare alla medicazione ed alla cura. I tatuaggi colorati fanno soffrire di più, indipendentemente dalla posizione e hanno tempi di guarigione più lunghi e travagliati. Per lo meno questo è quello che ho notato su me stessa.

In base al livello di prurito che avverto durante la guarigione del tatuaggio, che è una ferita a tutti gli effetti, ho constatato anche che ci sono dei colori che il mio corpo tollera meglio e altri che lo fanno arrabbiare: ad esempio gli ultimi due tatuaggi, uno sul piede e uno sull’avambraccio, eseguiti da due tatuatori diversi in due studi diversi, mi hanno dato un prurito fortissimo, superiore a quello che si avverte tipicamente quando una ferita sta guarendo e una lieve infezione (zona molto calda, arrossata e qualche bollicina). Entrambi i tatuaggi però contengono del blu e del viola, colori che non erano mai stati utilizzati nei miei precendenti tattoo, una cosa che mi ha fatto insospettire e che terrò presente per il futuro. La mia tatuatrice di fiducia comunque mi ha sempre detto che la mia pelle fa molto i capricci coi colori e devo dire che è proprio vero, ma non posso fare a meno di rinunciare del tutto a certi tatuaggi colorati…
someecards tattoo
Tornando alla cura, in linea generale vedo che i tatuatori suggeriscono quasi sempre di utilizzare la Bepanthenol, che sicuramente è stra-collaudata e conosciuta da tutti, ma ti unge anche i sentimenti e a volte dà un po’ la sensazione di soffocare la pelle, cosa che è contraria alla buona norma di lasciar respirare il tatuaggio il più possibile.

Tenuti presenti i tre comandamenti fondamentali:
1) il tatuaggio in guarigione non deve MAI SECCARE
2) il sole è nemico acerrimo dei tatuaggi
3) resisti e non grattare il tatuaggio in guarigione per non rischiare di staccare pezzi di colore
la scelta della pomata può anche essere flessibile.
Vi presento tre prodotti alternativi alla Bepanthenol che ho trovato ottimi per idratare e nutrire un tatuaggio in guarigione (e anche dopo):

Derm-Ink tattoo balm
Li ho conosciuti alla Tattoo convention di Milano a febbraio e di questo balsamo ho apprezzato il fatto che pur essendo molto nutriente si assorbe veramente in fretta, non unge assolutamente ed è privo di profumazione. Una goduria anche per il resto del corpo non tatuato. La linea comprende anche altri prodotti per la detersione e la cura dei tatuaggi.
DERM-INK_TATTOO_BALM

Naturaequa
Piccola azienda dalla grande vocazione etica, la loro crema alla lavanda e allo zafferano è delicata e lenitiva anche sulle scottature. Non viene proposta come trattamento specifico per tatuaggi, ma ho già suggerito loro di indicarlo nella descrizione perchè mi ha aiutato veramente tanto sul controllo del prurito, grazie appunto al potere lenitivo della lavanda. Da provare.
crema-lenitiva-zafferano-e-lavanda

La Roche Posay Cicaplast Baume B5
E’ in atto una campagna pubblicitaria dedicata appositamente a questo balsamo, non untuoso, del famoso brand La Roche Posay che trovate in farmacia e parafarmacia: http://cicaplast.larocheposay.it/
Una protagonista della campagna è Amanda Toy, nota tatuatrice milanese, che ha prestato il suo volto per promuovere Cicaplast puntando sui benefici degli ingredienti attivi sui nuovi tattoo (protezione, sollievo, riparazione).
Cicaplast

 

Avrei ancora tanto da raccontare sull’argomento… Ci sarà sicuramente un altro post.

-To_be_continued...-_S02E25

XOXO
Paoletta

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