Provato per voi
Tatuaggi e tatuatori (parte 2)
By Paoletta
Ultime notizie dal fronte dei tatuaggi della sottoscritta.
Si aggiungono alla schiera: un tatuaggio dedicato a mio padre e un tatuaggio celebrativo di uno dei simboli di un’epoca -per lo meno per la sottoscritta- di spensieratezza, gioia e magia.
Eccoli qua, realizzati dalla abilissima mano di Carolina Avalle @royaleink:
Assolutamente dolorosissimo quello dedicato a Creamy! E chi se lo aspettava? Immaginavo la caviglia, specialmente la parte posteriore poco sotto al polpaccio dove è stato realizzato il tatuaggio, come una posizione piuttosto sopportabile, diciamo più o meno quanto una parte del braccio e invece mi sono dovuta ricredere alla grande. E’ stato tosto! Per non parlare della guarigione, i primi giorni avevo una caviglia gonfia come una zampogna. Insomma Creamy l’ho pagata veramente cara in termini di sofferenza (ma ovviamente la trovo bellissima, realizzata all’altezza delle mie aspettative).
L’ultima volta che avevo parlato di tatuaggi QUI, avevo elencato alcuni tatuatori italiani da me particolarmente apprezzati, oggi invece vorrei dedicare questo post a quelli stranieri che più ammiro e che seguo da tempo sui vari social.
(Cliccando sui nomi potete vedere il loro profilo Instagram). Leggi il seguito di questo post »
Tatuaggi e tatuatori (parte 1)
By Paoletta
Mi sono lamentata tanto in questi giorni, lo so: influenza e bronchite, weekend rovinato, infinita serie di cose da fare fallita.
Oggi avrei dovuto essere a Milano, così come ieri, sembra che questo autunno stia producendo un sacco di eventi interessanti e quelli di questo fine settimana me li sono persi…Grrrrrr!!!!
Quindi ora cerco consolazione qui su ideebassotte… passo un po’ di tempo con voi raccontandovi ancora di un argomento che mi sta molto a cuore. I tatuaggi!!
Nel mio post Tattoo aftercare vi ho già parlato di ciò che riguarda la cura di un nuovo tatuaggio in fase di guarigione, oggi invece vorrei prendere in considerazione alcuni tra i miei tatuatori italiani e stranieri preferiti e qualche recente scoperta su Instagram e Facebook.
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Tattoo aftercare
In questi anni ho accumulato un discreto numero di tatuaggi, quindi penso sia giunto il momento per me di raccontare qualcosa di questo magnifico mondo in cui, nonostante alcuni limiti insiti nel sistema (forse ne parlerò in un dei miei prossimi post), mi trovo decisamente a mio agio.
Invece di cominciare dal principio e parlarvi di quando ho iniziato a tatuarmi, di quali soggetti ho scelto, ai loro significati ecc., resto fedele al motto di Alice:
Se io avessi un mondo come piace a me, là tutto sarebbe assurdo: niente sarebbe com’è, perché tutto sarebbe come non è, e viceversa! Ciò che è, non sarebbe e ciò che non è, sarebbe!
e quindi comincio dalla fine: curare un tatuaggio.
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Come in un cottage inglese
Metti un lunedì mattina in cui puoi lavorare da casa… Anzi, in cui DEVI lavorare da casa perchè non riesci a ruotare a sufficienza il collo per le minime manovre in auto…
Metti che la frase più pertinente per descrivere il clima in questo lunedì sia tratta dalla Bibbia:
Eruppero tutte le sorgenti del grande abisso e le cateratte dei cieli si spalancarono (Genesi 7,11)…
Metti che i tuoi bassotti, persino quello più coraggioso, si rifiutino di uscire sotto il diluvio per fare i loro bisogni mattutini (quindi prima o poi ti troverai la sorpresina in casa…)…
Allora vuoi riservare a te stessa piccoli lussi solitamente riservati agli ospiti, una coccola consolatoria che non guasta mai.
Volere bene a se stessi passa anche per piccoli gesti che possano spezzare la monotonia del quotidiano.
La coccola oggi ha un nome inglese:
Crabtreee & Evelyn
Delle rose e delle viole
Nel mondo del profumo di nicchia Lamanu docet (puoi leggere il suo bellissimo post QUI), io mi limito a dare voce al mio naso, che è uno degli organi più strettamente collegati al sistema limbico.
A questo proposito permettetemi qualche utile citazione:
“essendo infatti quest’ultimo [il sistema limbico, ndr] implicato nell’integrazione dell’olfatto, della memoria a breve termine e in funzioni che si fanno più complesse man mano che si sale nella scala filogenetica come le emozioni, l’umore e il senso di autocoscienza che determinano il comportamento dell’individuo. Il sistema limbico svolge anche funzioni elementari come l’integrazione tra il sistema nervoso vegetativo e neuroendocrino”
Il sistema limbico comprende alcune regioni del diencefalo e del telencefalo che “coordinano le afferenze sensoriali con le reazioni corporee e le necessità viscerali” (Papez 19589)e che “rappresentano il luogo di origine delle emozioni”(Fulton 1951).
Indubbiamente il concetto di Sistema Limbico non è tanto morfologico, quanto fisiologico e psicologico. Tale porzione del Sistema Nervoso Centrale interviene nell’elaborazione di tutto l’insieme dei comportamenti correlati con la sopravvivenza della specie, elabora le emozioni e le manifestazioni vegetative che ad esse si accompagnano ed è coinvolto nei processi di memorizzazione.
Il Sistema Limbico è una formazione filogeneticamente antica. Studiandone l’anatomia comparata si rimane sorpresi come, pur essendo differente la sua estensione nelle varie specie dei mammiferi, il suo sviluppo e la sua organizzazione siano simili. Tali osservazioni fanno ritenere che le basi fisiologiche dell’emotività e del comportamento siano simili in tutti i mammiferi (Valzelli 1970).
E scusate se è poco!!!
Quindi qualcuno venga a dirmi che l’olfatto, e quindi i profumi, oppure, se vogliamo parlare anche del lato oscuro delle narici, la puzza, che mediamente un pendolare deve sorbirsi su quelle meraviglie di treni e/o metropolitane, sono cose da poco.
Al contrario! Sono cose di grandissima importanza!
Mi sento ancora più legittimata ad amare, quasi venerare, i profumi e mi posso anche un po’ vantare di avere sempre sostenuto, prima di sapere tutta la pappardella del sistema limbico, che l’olfatto è, insieme alla musica, una vera macchina del tempo che ci riporta indietro, anche quando non lo vogliamo, oppure può proiettarci verso una nuova parte di noi stessi che vogliamo provare a fare emergere.
Al di là della profumeria
By Paoletta
Fino a qualche anno fa ero molto scettica circa i prodotti per il make up venduti al di fuori delle profumerie e, penso, avevo anche le mie buone ragioni: mi sembravano linee scarse nella tipologia dei prodotti e mi sembravano tristi, con colori spenti, anonimi, privi di fantasia, innovazione, divertimento, come immobili, fermi agli anni ’60.
Le cose sono cambiate, stanno ancora cambiando e se deste un’occhiata adesso nella vostra erboristeria o farmacia trovereste tante novità interessanti, come è capitato a me, che grazie a due amiche, una farmacista ed una erborista, ho potuto testare personalmente alcune linee make up di brand che non si trovano in profumeria.
Spesso si rivolge a queste linee il cliente con problemi di allergie o con una particolare sensibilità verso prodotti eco-bio-vegan, ma trovo che oramai siano prodotti che possano soddisfare le esigenze di tutti, tant’è che ricordo l’ultimo numero di Vogue beauty dove, insieme a Chanel, Dior, Shiseido, si trovava anche la linea L’Erbolario make up. Leggi il seguito di questo post »
Il sette bollente
By Jade.
No no a cosa state pensando??? Non fatevi ingannare dal titolo del post,non si tratta di incontri di gruppo compromettenti,parlo di una modalità di assunzione del Magnesio come sale di Schussler.
Il Magnesium phosporicum.
Premetto che essendo laureata in chimica e tecnologia farmaceutiche per me quando ho iniziato a lavorare in farmacia,esistevano solo i farmaci di estrazione o di sintesi o biotecnologici.
Omeopatia non pervenuta. Leggi il seguito di questo post »
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