Claudio Baglioni

Rock italiano e lampada di Aladino illimitata

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Ho un problema.
No, ne ho parecchi. Ma il problema a cui sto pensando adesso dà il titolo a questo post.
Io non capisco il rock italiano. E’ un po’ come la bellezza di Kate Moss: IO NON LA CAPISCO. Quella faccia sempre un po’ schifata non mi trasmette nulla, non che il bello debba essere sempre associato ad una idea di solarità e vatuttobenissimosonofigariccainperfettaforma, non è per il suo trascorso di bella e dannata che non mi piace, anzi, quello sarebbe un punto a suo favore perche mostrerebbe anche le sue debolezze e le sue fragilità, elementi da cui sono sempre un po’ affascinata. Anche Eva Green non è una bellezza standard, ma io la considero una delle donne più affascinanti al mondo in questo momento e se avessi la lampada di Aladino per esprimere tanti desideri, si perchè se io la trovo mica mi accontento dei classici tre desideri concessi dal genio!, uno di quelli sarebbe di trasformarmi in Eva Green! Mi accontento di poco no???
Eva Green

Dicevo, io non riesco proprio a farmi prendere da Vasco, Ligabue e Gianna Nannini…
Di Vasco e Ligabue sicuramente ci sono dei pezzi che ho ascoltato tanto e che ancora apprezzo…penso a C’è chi dice no, Brava, Canzone di Vasco, oppure Souvenir e Leggero del Liga, Nannini N.P.
Coi Litfiba andiamo già meglio, forse perchè dopo una iniziale fortissima antipatia verso Piero Pelù ho cambiato idea e non sono mai tornata sui miei passi. Però a dire il vero il rock italiano a me sembra sempre un po’ da balera, non so perchè, davvero non lo so spiegare, non faccio la snob perchè si sa che ascolto tanta musica commerciale e poi con il mio amore per Claudio Baglioni sono abituata ad essere presa in giro. A dire il vero le battute fanno sempre riferimento al suo presunto lifting facciale (certo, perchè nessuno può azzardarsi a negare che la sua sia poesia pura in parole e note!) a cui io continuo a non credere, non ci sarebbe nulla di male, ma quando l’ho conosciuto a Treviso qualche anno fa giuro che la pelle mi sembrava molto naturale e non tirata. Ah, che argomenti importanti oggi vero?
Si, sono temi troppo seri, torniamo a qualcosa di più leggero, Eva Green e la lampada di Aladino (sembra il titolo di un libro per bambini!!!).
Se avessi la famosa lampada a disposizione per trasformarmi in una donna diversa, dicevo che prenderei le sembianze di Eva Green, introdurrei nello strato interiore la umanità e la saggezza di Tiziano Terzani, la fortuna e la bravura (e il conseguente patrimonio!) di J.K. Rowling, lo stile di Poppy Delevigne, la manualità di Lisa Eldridge… E la capacità di accettare i sacrifici di mia madre. Si, esattamente. Da buon Scorpione classe 1936, cresciuta senza avere nessuna delle fortune dei vip sopra citati, in fondo è ancora una persona che, nonostante i suoi mille difetti più uno, ha qualcosa da insegnarmi. Ogni tanto è giusto ricordarlo.

XOXO
Paoletta

Music was my first love – part 2

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By Paoletta

love this. We listen to christmas music in January that tells you that we like chritmas music   ; )Ancora postumi da trasloco no… I CD di Natale non si trovavano, ma non per colpa del trasloco, oramai aveva fatto un giro di boa nella casa nuova quindi il Natale precedente, anzi l’8 dicembre precedente per l’esattezza, i CD di Natale erano già stati arruolati per lavorare fino all’Epifania. Come passa in fretta il tempo… l’8 dicembre è già alle porte e Rebecca non ha ancora tirato fuori le compilation di Natale… quelle fai da te con tutte le canzoni natalizie di Radio Deejay, Last Christmas degli Wham e quelli di Mariah Carey (il classico album con All I want for Christmas is you e il volume 2), quello di Michael Buble masterizzato da un’amica, il triplo CD di Nat King Cole-Sinatra-Crosby che cantano tutti i classici americani e la new entry di Mary J Blige per un Natale  dal sapore R&B/soul.

Mentre tentava di fare mente locale sui posti in cui non li aveva ancora cercati, le veniva in mente che in nessuno dei suoi CD natalizi c’era la tristissima Notte di Natale di Baglioni, una coltellata, un pugno nello stomaco, ma sicuramente bellissima e straziante, efficace per chi vuole sfogare le pene di un amore finito in prossimità del Natale… Che culo eh? Però càpita. Leggi il seguito di questo post »

Music was my first love – part 1

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By Paoletta

musicCercava di distrarsi occupandosi dei panni asciutti da riporre al loro posto… Quando ci sono tante cose piccole, la biancheria intima, i panni per struccarsi, le magliette di Tezenis, ci vuole tempo, a meno che non si voglia gettare tutto nei cassetti, frettolosamente e convincendosi che nella notte un a fatina buona verrà a finire il lavoro per te.
Da qualche giorno aveva in testa la musica. Rebecca ascoltava molta musica commerciale, non è un mistero, ma mai senza che quella musica facesse vibrare qualche corda e mai senza che, nel caso della musica straniera, le venisse voglia di fare attenzione al testo, perfino la progressive, anni addietro, aveva avuto un suo scopo, anzi più di uno: divertirsi a ballare con le amiche o farla addormentare, o per lo meno facilitare la cosa grazie ad un lieve stordimento che le procurava.
Non aveva mai incontrato nessuno che, alla domanda “qual è la tua canzone preferita, o almeno dimmi quali sono le tue tre canzoni preferite” avesse risposto subito e con le idee chiare, un po’ più facile la stessa domanda riferita ai film, forse, ma con la musica… Leggi il seguito di questo post »